Friday 7 November 2008

suntanned

la battutaccia del nostro amato premier è molto più di quello che si è visto e detto al riguardo.

è la punta di un iceberg: non semplicemente riconducibile al cattivo gusto, al greve umorismo del bauscia. il fatto che evidentemente non sia una "carineria" è evidente, ma non mi sembra sia corretto semplificare il tutto ad una, per quanto grave, gaffe.
non raccontiamoci che è solo l'ennesima uscita politically un-correct di un grande comunicatore. sotto il pelo dell'acqua - dietro ai lustrini, ai sorrisi al lifting, dietro ai nani e alle ballerine tette al vento, coperto dallo starnazzare degli opinionisti asserviti all'azienda-stato o allo stato-azienda - sotto sotto c'è l'invisibile montagna di ghiaccio: il razzismo.
il razzismo vero. quello culturale, radicato. per il quale uno che si chiama barak può fare il lavavetri. se corre veloce può perfino fare l'atleta. oddio, se è alto possiamo prenderlo per giocare a pallacanestro. oppure permettere che faccia il buffone in qualche sit-com americana.
però ritenere che possa essere eletto come amministratore di condominio sarebbe davvero troppo.
questa è la realtà vera. il sapere tramandato di padre in figlio, la cultura è questa: siamo aperti, liberisti e tolleranti, ma che i negri facciano i negri.
e se non gli sta bene che se ne tornino a casa, no? (borghezio docet)

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